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Cibus 2022 torna ai livelli pre-pandemia

Cibus è una delle fiere internazionali agroalimentari più importanti del nostro Paese, capace di racchiudere tutti i prodotti di fornitori locali ed esteri in un unico spazio espositivo. La fiera, che ha una durata di 4 giorni, rappresenta un’ottima vetrina per i medio-piccoli produttori e allo stesso tempo una riconferma per i grandi brand che hanno già un nome nel campo alimentare. 

Questa ventunesima edizione, è stata inaugurata il 3 maggio da Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e da Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, viene percepita come un trampolino di lancio dopo i due anni passati, caratterizzati dalle restrizioni dovute alla pandemia.

Perché per Touchpoint Cibus è così importante?

Innanzitutto Cibus e Touchpoint hanno molto in comune, non solo l’amore per il cibo, ma sono anche legate geograficamente. Da sempre infatti Touchpoint presenzia a questo evento annuale per restare al passo con i tempi, conoscere nuovi produttori e consolidare i contatti già in essere

Durante la fiera tutto avviene in modo molto naturale, senza alcuna forzatura, il networking è molto stimolato e nascono sempre splendide occasioni per avere scambi costruttivi con i vari player presenti a Cibus”, ci racconta il team di Touchpoint. “Lo spirito con il quale viviamo Cibus è quello di serenità e spensieratezza, senza tralasciare la volontà di imparare e apprendere sempre cose nuove, o andare alla scoperta di nuovi prodotti o innovazioni di settore. Migliorarsi è infatti un mantra per noi di Touchpoint

Quest’anno Touchpoint è inoltre riuscita ad organizzare nuovamente l’evento DOPOCIBUS, precedentemente bloccato per via del Covid, un evento durato 3 serate, che si è tenuto presso la nostra Food Lounge – proprio accanto ai nostri uffici – dove sono stati invitati tutti i nostri collaboratori che si trovavano a Parma per Cibus. Per l’evento è stata coinvolta la Chef Licia Cagnoni e il suo staff, che hanno ideato e realizzato tutti i piatti del menù utilizzando i prodotti facenti parte del portfolio di Touchpoint

Dopo le giornate in fiera abbiamo così avuto l’occasione di rivedere i nostri partner (distributori e produttori) in un ambiente più tranquillo rispetto a quello fieristico. Un’esperienza piacevole non solo per i membri di Touchpoint ma anche per tutti gli altri ospiti, che hanno potuto godere di un momento di confronto e divertimento senza rinunciare alla possibilità di incrementare le loro reti di contatti.

Le tematiche che hanno reso questa edizione memorabile

Una delle tematiche principali di Cibus 22 è quella riguardante lo spreco alimentare. Dati alla mano (Ipsos) si attesta che, mentre nel 2020, anno di inizio pandemia, la percentuale di cibo gettato si era abbassata drasticamente, già nell’anno successivo, nel 2021, i valori erano risaliti quasi ai parametri riportati prima dell’arrivo del Covid.

Per far fronte a questa situazione, e in vista dei rincari dei prezzi delle materie prime che andranno a modificarsi nei prossimi mesi per via dello scontro tra Russia e Ucraina, l’iniziativa della ventunesima edizione di Cibus è quella di sensibilizzare produttori e consumatori sullo spreco alimentare. 

Non solo riduzione degli sprechi ma anche ecosostenibilità dei prodotti alimentari. Un’altra importante tematica affrontata a Cibus quest’anno non riguarda soltanto le materie prime ma anche quelli che sono considerati elementi aggiuntivi, come involucri e materiale per imballaggio dei prodotti agroalimentari. In merito a queste ultime, che contribuiscono all’inquinamento del nostro pianeta, è stato chiesto di attuare delle modifiche dirette in modo da avere un impatto più lieve nell’ecosistema, rendendole sostenibili.

I punti a favore di questo evento sono molteplici e si potrebbero riassumere in poche e concise parole: confronto, sperimentazione, analisi, attenzione, ecosostenibilità.

Per Touchpoint poter tornare a Cibus e ad organizzare il DOPOCIBUS è stata una ventata di normalità che in un settore dove il confronto e gli scambi sono così importanti era mancata molto.